Il “Leader imperfetto”: questo è il titolo dell’ultimo libro di Gian Franco Goeta ed è anche il concetto trainante di una rilettura della leadership su cui abbiamo avviato una “esplorazione” congiunta
Perché il “leader imperfetto”? Perché nel mondo iper-connesso i leader si moltiplicano: abbiamo tutti l’opportunità e la necessità di essere visibili, di raggiungere i nostri obbiettivi, di esercitare un impatto sugli altri.
Ma inevitabilmente siamo leader imperfetti, data la velocità con cui l’evoluzione tecnologica rende rapidamente obsolete le nostre competenze e molto più complessi problemi e decisioni. Quindi la distinzione fra leader e follower sfuma: non ci resta che accettare il fatto che a momenti siamo leader e a momenti siamo follower.
Così la leadership diventa un “processo interattivo”, un continuo scambio di influenze e di ruoli con gli altri in un contesto in costante ebollizione. Con una metafora illuminante, una “danza corale”, dove il protagonista non è più l’individuo, ma il team o l’intera comunità nel suo complesso.
Nella video-intervista che segue Gian Franco e Leopoldo esplorano le implicazioni di tutto questo nel mondo aziendale, che appare tuttora impacciato nel praticare la nuova “danza” della leadership. Da qui nasce il percorso Team Leadership Building, qualcosa di più attuale e specifico del vecchio Team Building, in quanto fondato sulle competenze e sui comportamenti richiesti in ogni passo della leadership come “danza corale”.
(Cover Photo by Jehyun Sung on Unsplash)